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Germi al supermarket? Italiano brevetta gadget salva-carrello PDF Stampa E-mail

Carrelli dei supermercati più sporchi dei bagni pubblici? A risolvere il problema ci ha pensato un imprenditore italiano, che ha brevettato un semplice sistema in grado di fare da 'scudo' fra i germi presenti sull'impugnatura del carrello e le nostre mani. Ma la Grande distribuzione organizzata sembra aver accolto tiepidamente la novità, lamentando problemi di budget che impediscono di adottarla su larga scala. Da un recente studio dell'università dell'Arizona (Usa) è emerso che il 72% dei carrelli è positivo al test per la rilevazione dei batteri fecali e la metà a quello dell'Escherichia Coli, fra i più aggressivi e resistenti al mondo. Dietro l'angolo anche il rischio di Salmonella. Franco Berto, di Mira (Venezia), ha messo a punto "un innovativo copri-impugnatura del carrello monouso che garantisce l'igiene delle nostre mani - racconta all'Adnkronos Salute - realizzato in policarbonato biodegradabile a base di mais, quindi del tutto naturale. Basta infilarlo sopra il manico del carrello e impugnarlo normalmente, evitando però di entrare in contatto con virus e batteri. Un'azienda sarebbe pronta a produrre questo dispositivo, ma la Gdo non è interessata: la scusa sono problemi di budget, eppure per inondare le cassette della posta con pubblicità inutile, i soldi ci sono". "Ogni volta che tocchiamo l'impugnatura del carrello non pensiamo a lavarci le mani - ricorda Berto - nè sappiamo se chi l'ha usato prima di noi abbia effettuato questo semplice gesto. Vista l'elevata quantità di persone che ogni giorno tocca l'impugnatura del carrello i virus, i batteri e le forme aggressive di funghi proliferano su questa superficie. Dopo aver confermato con studi appositi il problema, abbiamo pensato di produrre e brevettare una protezione che svolga la funzione di incapsulare e preservare l'impugnatura del carrello. Non esiste un'idea simile in tutta Europa, solo negli Usa hanno pensato a un sistema di disinfezione, che però costa molto di più: il nostro salva-carrello costa solo 4-6 centesimi di euro".
Roma, 14 mar. (Adnkronos Salute) 

 
Salute: l'antirughe nel piatto, è il cibo il miglior alleato della pelle PDF Stampa E-mail

Per combattere le rughe il miglior alleato è il cibo giusto. E se le indicazioni che arrivano dai ricercatori di tutto il mondo si uniscono alla buona cucina, mantenere la pelle giovane e sana può essere persino piacevole. La pensano così Gabriella Fabbrocini e Pucci Romano, dermatologhe autrici del volume in arrivo in libreria 'A tavola non si invecchia' (Giunti), che forti anche della comune passione per i fornelli, forniscono nozioni scientifiche di base e spiegano le regole fondamentali per una sana alimentazione, traducendole in 70 ricette 'terapeutiche'. A firmare l'opera anche Lorella Cuccarini che racconta i trucchi, i segreti e le abitudini alimentari adottate per tenersi in forma. Nel libro tutte le ricette sono spiegate nel dettaglio e contengono indicazioni nutrizionali sugli ingredienti che le compongono. Per ognuna viene anche indicato il valore in 'Orac', l'unità di misura che valuta i poteri antiossidanti dei vegetali e quindi le loro potenzialità benefiche a livello dermatologico. I piatti, di facile realizzazione, possono essere organizzati in menu 'amici della pelle'. Al libro è legato il concorso 'A tavola con Lorella'. Tre lettori che, dal 15 marzo al 15 giugno, accedendo tramite Facebook alla pagina 'A tavola non si invecchia', avranno posto una domanda o un commento particolarmente interessanti sui temi del libro, vinceranno la possibilità di cenare con le autrici in un ristorante romano coerente per menu e filosofia. Una giuria della Giunti Editore esaminerà i contributi sulla base dei seguenti criteri: conoscenza degli argomenti del libro, originalità del tema sollevato e interesse per tutti i lettori. Spese di viaggio ed eventuale soggiorno saranno incluse e la cena si svolgerà entro il 31 ottobre 2011. Tornando ai consigli 'salvapelle', la prima tappa parte dalla scelta degli ingredienti. "Ogni alimento possiede un diverso potere antiossidante, che svolge funzione protettiva nei confronti della cute, contrastando l'avanzare dell'età". Tra gli alimenti da preferire: cereali integrali (ricchissimi di microelementi benefici), legumi (ricchi saponine che migliorano il metabolismo dei tessuti e polifenoli che 'sequestrano' i radicali liberi), verdura (da preferire le più verdi, colorate o piccanti perché a maggiore azione antiossidante) , frutta (un pieno di vitamine). E ancora: salsa di pomodoro cruda, aglio, cipolla, porro, scalogno, oli vegetali crudi, semi oleosi, germe di grano. Il libro propone anche le regole fondamentali per la preparazione di piatti 'antirughe'. Il primo comandamento è cuocere sempre poco, o il più brevemente possibile. Preferire poi il pesce alla carne, il vino rosso a quello bianco, consumare tè verde, ma anche cacao e caffè. Buona norma ai fornelli è anche l'utilizzo di spezie ed erbe aromatiche, soprattutto zenzero, peperoncino, curcuma, timo, salvia, rosmarino, origano: tutti ottimi antiossidanti. Infine, via libera a succhi naturali integrali di frutta o verdura. Tanti i suggerimenti pratici e 'scientifici' che, però, non rendono meno appetitosi i piatti proposti. Qualche esempio? Si può cominciare con una zuppa: 'Vellutata di zucca e gamberetti scottati'. Oppure un primo piatto 'Penne lisce con ragù di melanzane e pesce spada'. Per proseguire con 'Scaloppine di rombo al lime, prezzemolo e cardamomo', o per chi ama la carne 'Fettine di maiale e peperoni', con contorno di zucchine crude o 'Caponatina esotica'. Per finire con una 'Gran frolla con crema di ricotta e macedonia di frutta', o una più classica 'Torta caprese'. Tutti piatti che hanno il loro lato benefico per la pelle, ben evidenziato dalle autrici per ogni ricetta.
Roma, 14 mar. (Adnkronos Salute) 

 
Psicologia: lo studio, lui convive per sesso full time, lei pensa al 'si'' PDF Stampa E-mail

Le donne vanno a convivere per amore e come trampolino di lancio per il matrimonio, gli uomini per 'assicurarsi' il sesso. Forse non ci voleva uno studio che confermasse quello che più che un cliché sembra essere a questo punto una certezza. Ma i risultati di questa ricerca, pubblicati sul 'Journal of Family Issues', possono far riflettere sull'approccio delle coppie con la convivenza, che sembrerebbe portare con sé un carico di impegni differente per ciascun partner rispetto al matrimonio. Secondo quanto si legge sul 'Daily Mail Online', lo studio dimostra inoltre che uomini e donne sono d'accordo sui molti vantaggi del convivere, dal fatto di poter condividere le spese alla possibilità di poter trascorrere più tempo insieme. Ma secondo la professoressa Penelope Huang, che ha guidato la ricerca, "l'idea che la convivenza permetta di fare l'amore più spesso è stata sottolineata molto di più dagli uomini nel nostro studio che dalle donne". E mentre gli uomini, prosegue la Huang, si sentono meno legati con la convivenza perché la vedono più come un test che non per forza deve portare al matrimonio, le donne la intendono più come un breve intervallo prima di convolare a nozze. La professoressa Huang e il suo staff di ricercatori dell'Università della California a San Francisco hanno 'interrogato' circa 200 tra uomini e donne. L'amore spinge le donne a convivere tre volte di più rispetto a un uomo e, rispetto al matrimonio, la convivenza ha per il gentil sesso meno legittimità rispetto al matrimonio. Gli uomini sono invece più preoccupati per un passo che segna la fine della loro vita da single. "Alcuni uomini - prosegue l'esperta - hanno mostrato qualche rimorso per aver perso l'opportunità di avere rapporti sessuali con altre donne". Insomma, "uomini e donne sembrano andare a convivere con 'differenti livelli di impegno". "Vivere con qualcuno non è necessariamente un impegno. Se le donne pensano che sia un trampolino di lancio verso il matrimonio, devono metterlo in chiaro fin dall'inizio", afferma Pauline Rennie-Peyton, psicologa specializzata in problemi di coppia.
Roma, 15 mar. (Adnkronos Salute/Ign) 

 
Tumori: la storia, si autocura nodulo seno con foglie di cavolo PDF Stampa E-mail

Si 'auto-cura' un vistoso nodulo al seno con foglie di cavolo. Che cresce indisturbato fino a raggiungere un diametro di oltre 10 cm. A descrivere con sconcerto il caso di una paziente di circa 70 anni, rivoltasi al Centro di Medicina Naturale della Usl 11 di Empoli, è il direttore della struttura, Fabio Firenzuoli. "Mai avremmo pensato che anche un ortaggio utile, buono, anzi ottimo, come il cavolo - dice il medico fitoterapeuta all'Adnkronos Salute - avrebbe potuto diventare un pessimo e incredibile esempio di terapie cialtronesche". "Il caso clinico che abbiamo di recente osservato ha dell'incredibile: lo scorso mese una signora di circa 70 anni si è presenta al nostro Centro descrivendoci la sua storia: un seno fibrocistico da sempre che, secondo quanto le era stato detto molti anni prima, non avrebbe richiesto più alcun controllo. Da oltre un anno, però, aveva notato la crescita vistosa di un nodulo, e, temendo di dover iniziare un percorso di chirurgia, chemioterapia, aveva deciso di affidarsi all'automedicazione. In un libro infatti - spiega l'esperto - aveva letto che con le foglie del cavolo si possono curare anche i tumori". Detto fatto: con gran sollievo per la decisione presa, la donna aveva iniziato l'applicazione di foglie di cavolo verza, ben pulite, belle verdi. Applicazioni costanti e ripetute. "Il miglioramento secondo la signora - racconta Firenzuoli - era confermato dal fatto che il nodulo stava crescendo sì, ma non dentro, bensì all'esterno. Ecco quindi che il cavolo stava davvero funzionando. Proprio come aveva letto in quel libro". In tutta tranquillità la paziente si è presentata alla visita, pensando "che avremmo potuto continuare la terapia del cavolo, magari con l'aggiunta di qualche altra erba". "In quel momento - dice il medico fitoterapeuta - capimmo che la signora non si era mai fatta visitare da nessuno e che il nodulo era ancora lì. Non solo: la paziente si stupì pure che la visitassimo, e ancor più si stupì del nostro sconcerto quando trovammo il piccolo seno sinistro ancora avvolto da tre grandi foglie di cavolo verza, ben accomodate a sostenere e comprimere una enorme neoplasia, vegetante, ulcerata, necrotica e sanguinante, che escresceva dalla cute". Firenzuoli parla di un "diametro oltre dieci centimetri. Non è stato semplice convincerla di quale fosse la corretta terapia da seguire, e inviarla subito dal chirurgo. E' stato indispensabile rassicurarla su fatto che, dopo l'intervento, l'avremmo continuata a seguire con le nostre migliori terapie di supporto. La paziente - prosegue - dovrebbe essere stata operata in questi giorni. La aspettiamo per un controllo e per avviare, insieme all'oncologo, una terapia complementare integrata". A volte, riflette Firenzuoli, la medicina fa più paura della malattia. "In questi casi i più pericolosi, almeno per se stessi, sono i pazienti convinti nel profondo che la terapia alternativa avrebbe fatto loro davvero bene. Questo esempio, purtroppo reale, di "paziente alternativo", serva almeno - auspica - per coloro che neppure vogliono farsi visitare dal proprio medico, e non cercano tanto una medicina alternativa ma un'alternativa alla medicina".

Roma, 16 mar. (Adnkronos Salute)

 
L’alimentazione dalla A alla Z PDF Stampa E-mail

Quanto sale bisogna mettere, e lo zucchero? Ecco cosa è necessario sapere per adottare un'alimentazione corretta e sana. Le tipologie di alimenti, le quantità consigliate, i comportamenti da evitare e l'importanza dell'attività fisica

di Adele Sarno


L’Italia oggi pesa di più, crescono i soggetti in sovrappeso e gli obesi, sia bambini sia adulti. Conoscere le regole di un’alimentazione corretta aiuta a dimagrire ma anche a restare in forma. Ecco come comportarsi a tavola, con i consigli dell’Istituto nazionale di ricerca per gli alimenti e la nutrizione.

Bisogna dedicare all'ATTIVITÀ FISICA almeno un’ora al giorno, basta anche una camminata a passo svelto. La sedentarietà è un fattore che predispone all'obesità e non solo. Uno stile di vita poco attivo rappresenta un rischio per la cardiopatia coronarica, il diabete e il tumore del colon


Meglio controllare la BILANCIA almeno una volta al mese. Il peso corporeo rappresenta l'espressione del “bilancio energetico” tra entrate e uscite caloriche. Qualora si fosse in sovrappeso o obesi, è necessario iniziare una dieta. Meglio pesarsi sempre nelle stesse condizioni (orario, abbigliamento etc.)


La CIRCONFERENZA DELLA VITA è considerata un indice delle possibili complicanze del sovrappeso. Si misura in posizione eretta, senza trattenere il respiro, nel punto di minore circonferenza del tronco. Se è pari o superiore a 88 cm nella donna e a 102 cm nell’uomo, c'è l'aumento del rischio di numerose malattie


DORMIRE è fondamentale per stare in salute. Basti pensare che per ogni minuto di sonno si consumano 0,9 calorie; stando seduti se ne consuma una, in piedi 1,1; scrivendo al computer 1,3; camminando in piano (4 km/ora) 2,5/3,5; correndo in bicicletta (22 km/ora) 11,1; correre a piedi (12 km/ora) 15,0.


L'ENERGIA degli alimenti si misura in calorie. Un grammo di zucchero sviluppa 3,92 kcal, un grammo di proteina circa 4 kcal e un grammo di lipidi circa 9 kcal. Le calorie giornaliere per un uomo dovrebbero essere circa 2.400 se normopeso, 1800 se in sovrappeso. Per una donna 1.800 se normopeso, 1400 se in sovrappeso


La FIBRA alimentare non ha valore nutritivo o energetico ma è importante per la regolazione di diverse funzioni fisiologiche nell'organismo. Alcuni alimenti sono: legumi; cereali e derivati; prodotti da forno (orzo perlato); verdura e ortaggi; frutta fresca; frutta secca in guscio; frutta essiccata


I GLUCIDI o carboidrati possono essere distinti in semplici (glucosio, fruttosio, saccarosio, maltosio, lattosio) e complessi (amido e fibra alimentare). Dovrebbero costituire il 50-60% delle calorie giornaliere, e meno del 10% dovrebbe essere costituito dagli zuccheri semplici: questi danno una energia immediata, i complessi un senso di sazietà


Servono almeno due litri di acqua (H2O) al giorno. Non è vero che l’acqua vada bevuta al di fuori dei pasti. Se si eccede si allungheranno i tempi della digestione (per diluizione dei succhi gastrici), ma un’adeguata quantità di acqua (non oltre 600-700 ml) favorisce i processi digestivi, perché migliora la consistenza degli alimenti ingeriti


In base all’INDICE DI MASSA CORPOREA si può capire se serve una dieta. Si calcola così: peso (kg) / statura (m) / statura (m). Le categorie: magrezza grave, se l’Imc è inferiore a 16; magrezza moderata 16,0 - 17; sottopeso 17 - 18,5; normopeso 18,5 - 25; sovrappeso 25 - 30; obesità moderata 30 - 40; obesità grave più di 40


I LIPIDI o grassi sono costituiti da trigliceridi. Fornire energia di riserva è la funzione principale dei grassi alimentari (9kcal/g). Una dieta equilibrata di un individuo adulto dovrebbe avere un apporto energetico derivante dai grassi non superiore al 25-30% dell'apporto totale


Ognuno ha il proprio METABOLISMO. Pur introducendo la stessa quantità di energia con la dieta e avendo uno stile di vita simile, una persona può tendere ad ingrassare di più rispetto a un’altra. Chi smaltisce lentamente deve quindi prestare molta più attenzione all’alimentazione e svolgere più attività fisica


Le sostanze NUTRIENTI costituenti degli alimenti provvedono come tali o dopo la digestione al nutrimento dell'organismo. Un nutriente è detto "essenziale" se l'organismo non è in grado di sintetizzarlo e può solo assumerlo con la dieta


L'eccesso di grasso corporeo può essere di vario grado. Il grado più elevato è l'OBESITÀ grave. Seguono l'obesità moderata e il sovrappeso. Il rischio per la salute aumenta con il peso. Il bambino obeso ha molte probabilità di essere obeso anche da adulto. La correzione del peso deve avvenire senza ricorrere a diete drastiche


Le PROTEINE hanno funzione plastica, di costruzione e mantenimento dei tessuti, regolatrice della vita cellulare, energetica. Si trovano negli alimenti di origine animale (carne, pesce, latte e derivati, uova), e vegetale (es.: legumi e cereali). Non più del 10-15% della energia totale assunta con la dieta deve derivare dalle proteine


I grassi si distinguono dalla QUALITÀ. I grassi dei cibi ad elevato tenore di acidi grassi saturi tendono a far innalzare il livello di colesterolo nel sangue. Fra questi alimenti rientrano soprattutto i prodotti lattiero-caseari (formaggi, latte intero, panna, burro), le carni grasse e i loro derivati e certi oli vegetali (olio di palma e di cocco)


È sempre consigliabile evitare di mangiare con RAPIDITÀ, masticando lentamente si favorisce così la sensazione di sazietà e si facilita la digestione


Non è necessaria l’aggiunta di SALE ai cibi, in quanto già il sodio contenuto in natura negli alimenti è sufficiente a coprire le necessità dell’organismo. Perciò è meglio ridurre il sale nelle pietanze e preferire il sale iodato. Mai aggiungere sale nelle pappe dei bambini, almeno per tutto il primo anno di vita


Anche l’occhio vuole la sua parte. Apparecchiare la TAVOLA
con cura e attenzione, concedersi il tempo di un pasto, gustando quello che si ha nel piatto, evita di avere fame subito dopo


L’abuso cronico di alcol e l'UBRIACHEZZA possono provocare molti danni a vari sistemi, nonché gravi squilibri nutritivi e seri rischi di malnutrizione. Meglio consumare bevande alcoliche con moderazione, durante i pasti secondo la tradizione italiana. Fra tutto meglio preferire quelle a basso tenore alcolico, come vino e birra


VARIARE spesso le scelte a tavola. La teorica pericolosità di un alimento è ben diversa per chi mangia una o due volte alla settimana un prodotto “contaminato” rispetto a chi ne fa un uso quotidiano. La varietà consente di proteggersi, spezzando la monotonia


Tutti gli ZUCCHERI sono fonti di energia e non tutti hanno la stessa intensità di sapore dolce. Così, in confronto al saccarosio, il fruttosio è circa una volta e mezza più dolce, mentre il lattosio e il glucosio lo sono di meno (0,5 e 0,3 volte rispettivamente). Gli zuccheri sono facilmente assorbiti e utilizzati, sia pure con diversa rapidità

 
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