La recensione – Storie di giardini e di giardiniere Stampa

Ho scoperto di avere la passione per il giardinaggio e per le piante in età adulta. Non ho un giardino e non sempre il mio pollice è verde, ma le piante e i fiori danno sempre grosse soddisfazioni e sono sempre pronte a stupire.

Per motivi più pratici che ornamentali (i felini amano scavare), nei miei vasi non mancano mai statuette e orpelli di vario genere che servono a coprire la terra. Sarà per questo che mi è saltato all’occhio Come sopravvivere all’attacco di un nano da giardino. Tecniche difensive per quando i Guerrieri del Prato colpiranno (e lo faranno)
di Chuck Sambuchino (De Agostini 2011,
traduzione Claudia Lionetti).
I temibili nanetti girano anche sul mio terrazzo? Non esattamente, ma avendo un nutrito numero di animaletti di ceramica di vario genere (un gufo regalatomi da un’amica, una mucca presa in una fattoria didattica uruguayana, un cagnolino, un ippopotamo blu egiziano), statuette provenienti da bomboniere varie (tra cui un angioletto) o realizzate da artisti naif (una donna che abbraccia una grande testa), oltre a un torero con toro rigorosamente spagnoli che un tempo era un portacarte, ho pensato bene di prendere le mie precauzioni. Non si sa mai…

Che siate giardinieri esperti o alle prime armi, collezionisti di nani da giardino o di altri ornamenti, nella vostra biblioteca – sezione giardinaggio/hobby – non può mancare Dai diamanti non nasce niente, l’esordio letterario di Serena Dandini (La tv delle ragazze, Avanzi, Pippo Chennedy Show, L’ottavo nano, Parla con me) pubblicato di recente da Rizzoli: un’enciclopedia ricca di aneddoti e racconti di prima mano (come il divertente ‘trauma del rododendro’) ma anche di riferimenti letterari e cinematografici (dal giardiniere Chance di Oltre il giardino all’indimenticabile Edward mani di forbice), storici e musicali (a cominciare dal titolo tratto da un verso di de André).

Ai più piccini (dagli 11 anni in su) è destinato, invece, Fiori in Famiglia. Storia di Eva Mameli Calvino appena pubblicato da Editoriale Scienza nella collana Donne nella scienza.
Uno splendido racconto biografico tutto al femminile: ne è protagonista Eva Mameli Calvino, che già nel nome racchiude il suo destino pionieristico, la prima donna in Italia a conseguire la libera docenza in botanica.

Le parole dell’autrice Elena Accati intrecciano abilmente la storia di una donna e della sua famiglia e la Storia di un Paese in un racconto avvincente e molto emozionante, con l’ausilio degli splendidi fiori dell’illustratrice Anna Curti.

Dai primi anni di vita in Sardegna, dove a contatto con la natura scopre la sua passione per la natura e la scienza, all’insegnamento all’università, al ‘folle’ viaggio a Cuba per seguire e sposare l’uomo che ha conosciuto per via epistolare (una storia romanzesca e tutta novecentesca) e con il quale condivide la stessa passione per la floricoltura, fino al ritorno in Italia per seguire progetti nuovi e innovativi come la protezione degli uccelli utili all’agricoltura.

Eva Mameli Calvino, madre del celebre Italo, è stata una donna all’avanguardia, coraggiosa e tenace. Grazie a lei e al marito Mario è nato l’Istituto Sperimentale per la Floricoltura di Sanremo, destinato a diventare il più importante d’Italia e tra i primi in Europa.

“I licheni hanno sempre attirato la mia attenzione. Forse li sentivo un poco simili a me perché specie pioniere, primi colonizzatori, abili nell’intaccare il substrato e a prepararlo a chi verrà dopo, capaci di vivere in condizioni difficili, quasi impossibili per altre specie.”

Questo libro restituisce a una donna così importante nella storia della scienza il suo ruolo di protagonista.